Dichiarazione di interesse culturale

I beni mobili e immobili di proprietà privata sono sottoposti alle disposizioni di tutela del Codice dei beni culturali e del paesaggio, parte II, solo se oggetto di uno specifico provvedimento di “dichiarazione di interesse culturale” (cosiddetto “vincolo”, ai sensi dell’art. 10 comma 3 e art. 13 Codice dei beni culturali e del paesaggio).

Il procedimento è avviato d’ufficio. Valutata l’eventuale presenza dei requisiti di interesse previsti, la Soprintendenza comunica l’avvio del procedimento a tutti i proprietari, possessori o detentori a qualsiasi titolo del bene, i quali possono intervenire nel procedimento mediante accesso agli atti ed eventualmente produrre memorie. Successivamente, la proposta di dichiarazione di interesse culturale viene trasmessa alla Commissione Regionale per il Patrimonio Culturale (CO.RE.PA.CU.), istituita con DPCR 29 agosto 2014 n. 171, presieduta dal Segretario Regionale, che si riunisce con cadenza mensile e che emana il decreto conclusivo del procedimento.

A cura del Segretariato Regionale il provvedimento viene notificato agli interessati.

Il termine complessivo del procedimento è fissato dal DPCM 231/2010 in 120 giorni dalla data di avvio.

E’ possibile per un privato proprietario chiedere a questa Soprintendenza di valutare la sussistenza dei requisiti d’interesse culturale particolarmente importante sul proprio immobile al fine di sottoporlo a vincolo, allegando adeguata documentazione storica e fotografica, in presenza di comprovanti elementi.

Scarica il modulo “Istanza di riconoscimento dell’interesse culturale di beni immobili privati – art. 13 del D.Lgs. 42/2004”.

Ultimo aggiornamento

1 Settembre 2022, 12:11