Sanzioni e rapporti con le forze dell’ordine
La dispersione dei beni storico-artistici costituisce l’eliminazione per sempre di un patrimonio che appartiene idealmente alla coscienza della nazione, contribuendo a costituirne l’identità culturale. Con la sottrazione alla pubblica vista, i beni sono impossibilitati a svolgere la propria funzione in quanto viene impedita la loro naturale destinazione collettiva, negando così il valore ideale che costituisce elemento fondante la meritevolezza della tutela (Tesori ritrovati, catalogo della mostra, Genova 2004, pp.13-14).
L’Ufficio sanzioni e rapporti con le forze dell’ordine si occupa degli aspetti connessi con le violazioni e le opere illecite secondo quanto disposto dalla normativa di tutela dei beni culturali, che comprendono beni di natura storico-artistica, archeologica, architettonica, paesaggistica: segue l’istruttoria tecnico amministrativa di tutti i procedimenti sanzionatori relativi ad interventi eseguiti in assenza o difformità di autorizzazione e si occupa della salvaguardia di beni culturali mobili ed immobili.
Il servizio viene svolto in collaborazione con le forze di polizia – segnatamente col Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale – con l’istruzione delle pratiche relative tra l’altro alla detenzione illegale, al furto e al danneggiamento di beni culturali, con la finalità di garantirne la tutela, il ritrovamento, la restituzione allo Stato e ai legittimi proprietari, nonché la rimessa in pristino in caso di danneggiamento.
A seguito delle denunce trasmesse dai diversi Comandi Carabinieri la Soprintendenza provvede alla compilazione della scheda “Eventi TPA – ICCD – CCTPA” che raccoglie i dati significativi caratterizzanti i beni oggetto di furto e la relativa documentazione fotografica; tali schede “segnaletiche” vengono poi trasmesse ad ogni Ente (Uffici centrali del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, le altre Soprintendenze, gli Uffici esportazione, i Nuclei Tutela Patrimonio Culturale dei Carabinieri, le Dogane, le Associazioni antiquarie) affinché possano contribuire all’individuazione o al recupero delle opere trafugate.
Ultimo aggiornamento
31 Agosto 2022, 12:16